C.d.S. - Art. 104 - Sagome e masse limite delle macchine agricole

    Codice della strada

    Art. 104 - Sagome e masse limite delle macchine agricole [1] [2] [3]

    1. Alle macchine agricole semoventi e a quelle trainate che circolano su strada si applicano per la sagoma limite le norme stabilite dall'art. 61 rispettivamente per i veicoli in genere e per i rimorchi.

    2. Salvo quanto diversamente disposto dall'art. 57, la massa complessiva a pieno carico delle macchine agricole su ruote non può eccedere 5 t se a un asse, 8 t se a due assi e 10 t se a tre o più assi.

    3. Per le macchine agricole semoventi e per quelle trainate munite di pneumatici, tali che il carico unitario medio trasmesso dall'area di impronta sulla strada non sia superiore a 8 daN/cm2 e quando, se trattasi di veicoli a tre o più assi, la distanza fra due assi contigui non sia inferiore a 1,20 m, le masse complessive di cui al comma 2 non possono superare rispettivamente 6 t, 14 t e 20 t.

    4. La massa massima sull'asse più caricato non può superare 10 t; quella su due assi contigui a distanza inferiore a 1,20 m non può superare 11 t e, se a distanza non inferiore a 1,20 m, 14 t.

    5. Qualunque sia la condizione di carico della macchina agricola semovente, la massa trasmessa alla strada dall'asse di guida in condizioni statiche non deve essere inferiore al 20% della massa della macchina stessa in ordine di marcia. Tale valore non deve essere inferiore al 15% per le macchine con velocità inferiore a 15 km/h, ridotto al 13% per le macchine agricole semicingolate.

    6. La massa complessiva delle macchine agricole cingolate non può eccedere 16 t.

    7. Le trattrici agricole per circolare su strada con attrezzature di tipo portato o semiportato devono rispondere alle seguenti prescrizioni:

    a) lo sbalzo anteriore del complesso non deve risultare superiore al 60% della lunghezza della trattrice non zavorrata;

    b) lo sbalzo posteriore del complesso non deve risultare superiore al 90% della lunghezza della trattrice non zavorrata;

    c) la lunghezza complessiva dell'insieme, data dalla somma dei due sbalzi e del passo della trattrice agricola, non deve superare il doppio di quella della trattrice non zavorrata;

    d) la sporgenza laterale non deve eccedere di 1,60 m dal piano mediano verticale longitudinale della trattrice;

    e) la massa del complesso trattrice e attrezzi comunque portati non deve superare la massa ammissibile accertata nel rispetto delle norme stabilite dal regolamento, nei limiti delle masse fissati nei commi precedenti;[4]

    f) il bloccaggio tridimensionale degli attacchi di supporto degli attrezzi deve impedire, durante il trasporto, qualsiasi oscillazione degli stessi rispetto alla trattrice, a meno che l'attrezzatura sia equipaggiata con una o più ruote liberamente orientabili intorno ad un asse verticale rispetto al piano di appoggio.

    8. Le macchine agricole che per necessità funzionali hanno sagome e masse eccedenti quelle previste nei commi dall'1 al 6 e le trattrici equipaggiate con attrezzature di tipo portato o semiportato, che non rientrano nei limiti stabiliti nel comma 7, sono considerate macchine agricole eccezionali e devono essere munite, per circolare su strada, dell'autorizzazione valida per due anni [5] e rinnovabile, rilasciata dal compartimento A.N.A.S. di partenza per le strade statali e dalla regione di partenza per la rimanente rete stradale.[6]

    9. Nel regolamento sono stabilite posizioni, caratteristiche fotometriche, colorimetriche e modalità di applicazione di pannelli e dispositivi di segnalazione visiva, atti a segnalare gli ingombri dati dalle macchine agricole indicate nei commi 7 e 8; nel regolamento saranno indicate le condizioni e le cautele da osservare durante la marcia su strada.

    10. Chiunque circola su strada con una macchina agricola che supera le sagome o le masse fissate è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 422,00 a euro 1.695,00.

    11. Chiunque circola su strada con una macchina agricola eccezionale in violazione delle norme sul bloccaggio degli attrezzi, sui pannelli e dispositivi di segnalazione visiva di cui al comma 9 oppure [7] senza osservare le prescrizioni [8] stabilite nell'autorizzazione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 169,00 a euro 679,00.

    12. Chiunque circola su strada con una macchina agricola eccezionale senza avere con sé l'autorizzazione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41,00 a euro 169,00. Il viaggio potrà proseguire solo dopo la esibizione dell'autorizzazione; questa non sana l'obbligo di corrispondere la somma dovuta a titolo di sanzione pecuniaria.

    13. Dalle violazioni di cui ai commi 10 e 11 consegue la sanzione amministrativa accessoria prevista dai commi 24 e 25 dell'art. 10.



    [1] Vedi anche regolamento c.d.s. artt. 265, 266, 267 e 268.

    [2] Articolo modificato da: D.Lgs. 10.9.1993, n. 360; legge 29.7.2010 n. 120.

    [3] In merito all'applicazione di attrezzature di tipo portato e semiportato alle trattrici agricole sono stati forniti chiarimenti con circolare 30.3.2000 n. 516/M3/B2 Ministero dei trasporti e della navigazione modificata dalla circolare 21.4.2000, n. 630/M3/B2.

    [4] L'art. 235 c.d.s., relativo alle disposizioni transitorie, modificato dal D.Lgs. 10.9.1993, n. 360 e successivamente dal D.L. 4.10.1996, n. 517 conv. nella legge 4.12.1996, n. 611, ha previsto che per i complessi costituiti da trattrici e attrezzi comunque portati, immessi in circolazione alla data di entrata in vigore del presente codice, si applicano le disposizioni previgenti.

    [5] Le parole "valida per un anno" sono state così sostituite dall'art. 15 L. 29.07.2010, n. 120, con decorrenza dal 13.08.2010 ed applicazione alle autorizzazioni rilasciate successivamente alla data del 13.08.2010..

    [6] Poiché le autorizzazioni per le macchine agricole eccezionali hanno ora validità di due anni, anziché uno, le imposte di bollo per il rilascio dell'autorizzazione e, se dovuti, anche gli indennizzi, devono essere raddoppiati, ovviamente affinché l'utente consegua solo il beneficio della semplificazione amministrativa e non anche un risparmio fiscale che si tradurrebbe in mancato introito per l'erario (vedi art. 15 c. 2 legge 29.7.2010 n. 120).

    [7] Parole aggiunte dall'art. 48 del D.Lgs. 10.9.1993, n. 360.

    [8] Parole così sostituite dall'art. 48 del D.Lgs. 10.9.1993, n. 360.

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