Realizzazione piscina interrata: necessari permesso di costruire e autorizzazione paesaggistica

Con la sentenza 11586/2019, il Tar del Lazio è intervenuto in merito alla realizzazione di una piscina e ha spiegato quali sono i permessi necessari.

In particolare, secondo quanto stabilito, sebbene interrata la piscina crea volume, di conseguenza deve essere ritenuta nuova costruzione e serve il permesso di costruire.

Il caso esaminato dal Tar del Lazio fa riferimento alla realizzazione di una piscina interrata, di locali annessi e di altre opere in zona vincolata (muretti, porticato e pannelli solari). Secondo il proprietario non serviva il permesso di costruire, in quanto la piscina e i locali annessi costituivano pertinenze dell’edificio principale e i diversi lavori potevano rappresentare "manutenzione straordinaria e adeguamento funzionale di opere pertinenziali". Di avviso diverso il Comune, che aveva disposto la demolizione delle opere.

La realizzazione di una piscina interrata e di locali annessi in zona vincolata, integrando interventi di nuova costruzione, necessitano del previo rilascio del permesso di costruire nonché dell'autorizzazione paesaggistica e non sono suscettibili di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi dell'art. 167 del D. Leg.vo 42/2004, in quanto hanno determinato la creazione di nuova volumetria.

Inoltre, avendo riguardo al profilo urbanistico, non assume rilievo il richiamo al concetto di pertinenza, allorché tutti gli elementi strutturali concorrono al computo della volumetria dei manufatti, siano essi interrati o meno, e fra di essi deve intendersi ricompresa anche la piscina, in quanto non qualificabile come pertinenza in senso urbanistico in ragione della funzione autonoma che è in grado di svolgere rispetto a quella propria dell'edificio al quale accede.

Fonti: www.edilsocialnetwork.itwww.idealista.it 

 

Tags: abuso edilizio

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