Coronavirus, 76 contagi e due morti. Decreto per impedire uscite da aree di focolaio

    La prima vittima è un 78enne veneto, la seconda è una una 77enne di Casalpusterlengo deceduta in casa. Continuano a salire le positività al virus nelle Regioni colpite. Primi casi anche a Milano e Torino. A tarda sera il Consiglio dei ministri vara il decreto che contiene le misure per far fronte all'emergenza. Non si giocano Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari.

    Quasi 80 contagi, due vittime, due focolai principali in Lombardia e in Veneto. Il secondo giorno dell’emergenza del coronavirus è quella dell’estensione della crisi a tutto il Centro-Nord che ha spinto il governo a un consiglio dei ministri straordinario e d’urgenza durante il quale è stato approvato un decreto legge con il quale verrà impedito alle persone che si trovano nelle aree di focolaio in Lombardia e Veneto di allontanarsi. “Lo scopo – ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – è tutelare il bene della salute degli italiani”. Tra le varie iniziative che ha preso l’esecutivo la sospensione di tutte le manifestazioni sportive e pubbliche in generale (come anche quelle religiose) nelle due Regioni – tra queste le partite di serie A come Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari – e la sospensione delle gite scolastiche su tutto il territorio nazionale.

    Nelle giornata di sabato ci sono state le prime due vittime, un muratore in pensione di 78 anni del Padovano e una 77enne di Casalpusterlengo (Lodi), e ll’esplosione del numero di contagi, con un primo caso di positività a Torino e due a Milano, anche se uno è dubbio perché potrebbe essere un falso positivo. I casi in tutto sono saliti a 76: 54 in Lombardia, 17 in Veneto, 2 in Emilia Romagna e uno in Piemonte. A questi vanno aggiunti i due turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani e il ricercatore italiano rientrato da Wuhan che proprio oggi è stato dimesso dallo stesso ospedale romano.

    Il decreto del governo – “Allo scopo di evitare il diffondersi di epidemie, nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio di virus, le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento adeguata e proporzionale all’evolversi della situazione epidemiologica”. E’ quanto si legge nel decreto varato dal Consiglio dei ministri e contenente le misure che potranno essere adottate per fare fronte all’emergenza Coronavirus.
    Ecco quanto previsto dal provvedimento: leggi l’articolo con tutte le misure. ...

    Fonte: ilfattoquotidiano.it

     

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